Quest'oggi - 28 novembre - la Senatrice Pd Leana Pignedoli, in accordo con il segretario Andrea Costa, il presidente della Provincia Giammaria Manghi e il consigliere Provinciale delegato all'Agricoltura Alessio Mammi, hanno invitato i sindaci della provincia reggiana ad un incontro sulla preoccupante situazione del comparto del Parmigiano Reggiano.
"Il prezzo in caduta libera degli ultimi mesi è altamente rischioso per il contesto in cui si colloca, del tutto inedito". Ha spiegato la senatrice "Siamo di fronte, da un lato ad un calo dei consumi nel MERCATO INTERNO di cui non conosciamo il termine (soprattutto dei prodotti di alta gamma) dall'altra alla DIFFICOLTA' dei produttori a rispondere all'aumento della domanda dei MERCATI ESTERI. Nel contempo il prossimo anno finirà il contingentamento della produzione, la FINE delle QUOTE LATTE che aprirà una fase di liberalizzazione che richiederà ancor più forti capacità competitive".
"Visto il peso economico e sociale che il comparto Parmigiano Reggiano rappresenta per la provincia di Reggio Emilia - ha proseguito la parlamentare reggiana - ritengo debba essere collocata tra le priorità di carattere politico amministrativo che anche il nostro partito affronta.
Uscire da questa situazione oggi non significa solo individuare misure finanziarie urgenti per tamponare una delle tante crisi cicliche che abbiamo sempre affrontato. Siamo in una fase del tutto nuova e ritengo che occorra affrontare un forte cambiamento strutturale, un cambiamento di ruolo degli agricoltori. Produttori che in questi anni hanno fatto uno sforzo di innovazione degli impianti per aumentare la qualità del prodotto, ma continuano a regalare ad altri i margini maggiori di redditività aumentando progressivamente la propria dipendenza dai soggetti commerciali. La situazione del comparto del Parmigiano Reggiano preoccupa anche il segretario del Partito Democratico Andrea Costa: “Parmigiano Reggiano è uno dei marchi più importanti per la nostra terra che oggi rischi di essere superato da alcuni marchi aziendali e quindi di portare sempre più reddito agli industriali che lo commercializzano e sempre meno ai fornitori di latte e ai produttori. Proprio in casa nostra abbiamo invece l’esempio della filiera del Lambrusco che ha saputo valorizzare il ruolo dei viticoltori e dei produttori. Ecco, per il Parmigiano dovremmo usare la stessa ricetta”.