Il consigliere regionale Beppe Pagani ha firmato una risoluzione per fermare il consumo di suolo e promuovere il riuso del suolo edificato. La risoluzione, presentata a seguito di una petizione lanciata da Legambiente che interpella sul tema del consumo di suolo chi ha ruoli politici, è volta alla promozione dell’attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi.
“Credo- afferma il Consigliere Pagani- che in un momento di grandi cambiamenti climatici e di emergenze ambientali il tema sia ancora più attuale; il suolo è da tutelare anche ai fini di mitigare e prevenire il rischio idrogeologico. La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano un obiettivo di primaria importanza anche sul territorio reggiano. Il suolo è un bene comune e la sua importante funzione di idroregolamentazione delle piogge è nota a tutti, anche per questo è fondamentale puntare sulla riqualificazione urbana mantenendo verdi le aree che già lo sono.”
Tra le richieste nella risoluzione vi è l’introduzione di meccanismi fiscali, o di oneri di urbanizzazione, o azioni di compensazione per rendere più conveniente il recupero dell’esistente e contabilizzare l’impatto ambientale e sociale prodotto dal consumo di suolo.
Inoltre, si chiede l’inserimento del principio della compensazione ambientale preventiva per opere infrastrutturali e nuove costruzioni che occupano suolo libero favorendo il ripristino agricolo e naturale di superfici impermeabilizzate inutilizzate.
Infine, si chiede di ridurre il campo di applicazione delle “varianti in accordo di programma” alle sole opere pubbliche che non comportino l’uso di suolo vergine.
“La parola d’ordine in futuro - conclude Pagani- dovrà essere rigenerazione edilizia del suolo, messa in sicurezza del territorio che circonda i corsi d’acqua e la valorizzazione della rete ecologica e paesaggistica, con un percorso partecipato con le comunità locali. Su queste linee di intervento la Regione è sempre stata al fianco delle Amministrazioni locali.”
BOLOGNA, 13 FEBBRAIO 2014