L'on. Spadoni aveva accusato nei giorni scorsi il PD di voler "comprare" i Comuni sui giochi con incentivi a quelli in cui si insediano in modo maggiore sale giochi. I fatti la smentiscono pienamente. Nell'emendamento del Governo alla legge di stabilità sui giochi, oltre ad introdurre il divieto di pubblicità conforme con i principi dell'Unione Europea, si prevede che entro il 30 aprile, in conferenza unificata Stato, Regioni e enti locali sono definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, oltre ai criteri per la distribuzione e concentrazione territoriale. Quindi un confronto che porterà ad un'intesa tra i diversi livelli della Repubblica, valorizzando il ruolo di Regioni e Comuni. L'obiettivo, nell'emendamento del Governo, e' quello di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell'ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori. L'intesa sarà recepita in un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le commissioni parlamentari.
Con le regole proposte dal Governo si avvia una riforma più complessiva del settore.
Tutto ciò è la dimostrazione dell'impegno del Governo e del PD per cambiare le politiche sui giochi di questi anni e di andare nella direzione richiesta da tanti Comuni, diverse associazioni e molti cittadini.
On. Maino Marchi