I consiglieri regionali PD contestano il presidente dei neocatecumenali che al Family Day incolpa le donne delle violenze subite.
Bologna, 24 giugno 2015 – «Le parole pronunciate dal fondatore dei neocatecumenali al Family Day sono inascoltabili ed inaccettabili». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali PD Silvia Prodi e Antonio Mumolo, componenti della Commissione regionale parità.
«Kiko Arguello ci ha dunque spiegato che i femminicidi non sono quello che abbiamo sempre creduto, ovvero orrendi omicidi di donne fragili e indifese. A provocarli, in realtà, sarebbero le stesse donne, perfide e diaboliche, che abbandonano i bravi e incolpevoli mariti: affermazioni degne del Medioevo, un periodo storico dal quale il mondo è uscito da diversi anni ma evidentemente rimpianto da qualcuno.
A chi ha proferito quelle parole, e a chi le ha ascoltate senza scandalizzarsi, ricordiamo che oggi nel mondo ogni due giorni muore una donna per mano del proprio compagno o marito: una strage silenziosa e costante che deve essere fermata, non certo alimentata da deliranti teorie.
Le parole del fondatore dei neocatecumenali se non altro hanno un'utilità. Quantomeno ci ricordano quanto è importante investire in progetti di educazione e sensibilizzazione che affrontino i temi della parità di genere e della violenza sulle donne.